Nell’anno di presidenza italiana del G7 e dopo il fallimento della Taormina Initiative (che sarebbe dovuta andare in continuità con L’Aquila Food Security Initiative del 2009), il gruppo di lavoro di GCAP su Food& Nutrition Security (FNS), ha continuato a partecipare e contribuire ai diversi appuntamenti istituzionali che hanno visto al centro le politiche sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione nel contesto globale. Molte le sfide lanciate dall’Italia e dai G7, ma ben pochi invece, gli impegni presi dai policy makers e ancora meno le azioni concrete che a partire dalleprofonde e persistenti disuguaglianze che rappresentano oggi il principale ostacolo alla lotta alla fame e alla denutrizione nel mondo consentano il raggiungimento dell’obiettivo Fame Zero, fissato dalle Nazioni Unite per il 2030.
La Ministeriale Agricoltura – tenutasi a Bergamo il 14 e 15 ottobre 2017–ha segnato un’evoluzione rispetto al Summit di Taormina quantomeno nella formulazione del comunicato finale del meeting dei 7 Ministri insieme al Commissario EU: è stato riconosciuto il valore di un approccio olistico e di lungo termine per la gestione dei rischi in agricoltura; si incoraggia l’applicazione di pratiche agricole sostenibili che abbiano un favorevole impatto e che contribuiscano a migliorare la resilienza e l’adattamento al cambiamento climatico, così come il supporto alle comunità rurali per preservare modelli di agricoltura sostenibile e l’investimento pubblico e privato nell’agri-food e per il miglioramento della sicurezza alimentare. Tuttavia, gli impegni politici e tantomeno quelli economici sono stati i grandi assenti del summit sull’agricoltura (si veda CS di GCAP post Ministeriale Agricoltura) , in continuità con quanto già la società civile e la stessa GCAP aveva rilevato e denunciato in occasione del Summit dei Capi Stato e di Governo riunitisi lo scorso maggio a Taormina. Un’altra occasione mancata, dunque, per l’Italia e per i G7.
Eppure i membri del gruppo FNS di GCAP avevano incontrato ilMinistro Maurizio Martina proprio all’apertura dei lavori della Ministeriale di Bergamo e in quella occasione le dichiarazioni di intenti e la volontà dell’Italia di essere promotrice di un’agricoltura sostenibile, proprio a partire dall’esperienza diffusa e sedimentata nel nostro paese di agricoltura di piccola scala,era stata ben sottolineata come impegno politico e programmatico italiano, soprattutto sul fronte ricerca e sviluppo per la gestione dei rischi in agricoltura e il trasferimento di best practices agricole, con particolare attenzione all’area mediterranea – Maghreb ed Egitto.ElinuruPalangyo, dalla Tanzania -FemaleFood Hero 2014 (una competition di Oxfam International) e rappresentante GCAP alla conferenza di apertura dei lavori della Ministeriale di Bergamo – ne ha dato prova, portando la sua testimonianza di agricoltrice di piccola scala che affronta quotidianamente le tante sfide generate dal cambiamento climatico così come quelle dell’essere una donna, a ribadire dunque l’impegno a rimuovere le disuguaglianze nel modo, quelle che generano anche fame e povertà.
Il World FoodDay è stato per GCAP l’occasione per ribadirein Parlamento, il 17 ottobre 2017, con i membri dell’Alleanza Parlamentare FAO per la sicurezza alimentare (di recente costituzione)e rappresentanti dell’Ufficio Sherpa, del MAECI e delle Rome BasedAgencies, messaggi e proposte chiave su sicurezza alimentare e nutrizione, insieme ad alcune raccomandazioni specifiche. La presenza di testimoni dei paesi in cui le ONG di GCAP operano – ElinuruPalangyo, agricoltrice dalla Tanzania e AyanMohamoud, operatrice di Save the Children dalla Somalia – ha di certo rafforzato il carattere di urgenza di politiche multisettoriali di intervento per “non lasciare nessuno indietro” e raggiungere l’Obiettivo Fame Zero entro il 2030.
Con la partecipazione di oltre 250 stakeholder, inclusi rappresentanti di governi, città, agenzie internazionali, fondazioni, CSOs e imprese, il Global Nutrion Summit tenutosi a Milano il 4 novembre 2017, si inserisce nella cornice della Decade di Azione sulla Nutrizione (2016–25) delle Nazioni Unite. Un appuntamento che ha visto tutti i soggetti coinvolti celebrare i progressi verso gli obiettivi globali sulla nutrizione e annunciare nuovi impegni per accelerare la risposta globale al fine di debellare la malnutrizione in tutte le sue forme(link qui a: 3. Global Nutrition Summit Event Summary). Il summit ha infatti contribuito a mobilitare 3.6 miliardi di dollari di cui 640 milioni di nuove risorse provenienti da Fondazioni private. Il gruppo FNS di GCAP ha seguito e contribuito alla definizione dell’Agenda del summit e facilitato il coinvolgimento e la partecipazione all’evento della società civile italiana.
Molto quindi i momenti e i tavoli di discussione e lavoro del gruppo FNS di GCAP e dell’intera Coalizione per ribadire la necessità di politiche strutturali e integrate a livello globale. Anche il 2018 certamente segna un sfida importante con un unico obiettivo, anzi 17 entro il 2030.